venerdì 15 febbraio 2013

Il Fascismo

Non sono fascista,
ma ci sono tanti grandissimi pensatori che io ammiro che hanno ricecvuto l'accusa del fascismo. Spesso questo diventava l'unica chiave di lettura per la loro opera.
E quando si parla solo male di qualcosa, allora commincia interessarmi.
Eliade, Evola, Wass Albert, Martin Heidegger, un'autore ha scritto anhce di Jung che era un profeta ariano

mercoledì 13 febbraio 2013

Erotismo di Bataille


Lo spirito umano ... ha sempre paura di se stesso. I suoi impulsi erotici lo terrorizzano. La santa si ritrae tremante dal voluttuoso, ingnorando l'unità delle inconfessabili passioni di quest'ambito e di quello che crde suo.
E tuttavia possibile cercare la coerenza dello spirito umano, le cui possibilità vanno dalla santità alla voluttà.

io ritengo che l'erotismo abbia per gli uomini un senso che la metodologia scientifica non è in grado di cogliere. L'erotismo può essere fatto oggetto di considerazione solo a patto che, indagando su di esso si indaga sull'uomo.
l'erotismo non può essere considerato avulso dalla storia delle religioni.

Stiamo cercando in questo libro l'immagine di Dio..... Insisto sul fatto che, in quest'opera, gli slanci della religione cristiana e quelli della vita erotica appaiono nella loro unità.
da cercare: Michel Lertis-Miroir del la Tauromachie

Dell'erotismo si può dire, innanitutto, che esso è l'approvaione della vita fin dentro la morte
(...) ciò che differenzia la semplice attività sessuale dall'erotismo, è una ricerca psicologica indipendente dal fine naturale insito nella riproduzione e nella cura dei figli.

l'erotismo non è estraneo alla morte, rapporto morte-ecitazione sessuale,
la discontinuità degli esseri che si riproducono e nascono.
nessuna communicazione riuscira mai a sopprimere la nostra differenza costitutiva
La morte ha una sua attrattività in quanto rimanda all'unità dell'essere
divizione -riproduzione, esseri sessuati e assessuati

Il nuovo essere è anch'esso discontinuo, ma porta in sé il
passaggio alla continuità, la fusione, mortale per ciascuno di essi,
dei due esseri distinti.

E. se abbiamo il desiderio angoscioso della durata di
quest'essere destinato a perire, d'altra parte e in pari tempo abbiamo
l'ossessione di una totalità originaria, che genericamente ci collega
all'essere. La nostalgia di cui parlo non ha nulla a che fare con la
"conoscenza" dei dati fondamentali che ho indicato.



lunedì 4 febbraio 2013

Senza politica quindi liberi

Per noi non fare politica era una libertà una volta, e ancor oggi io la vedo cosi, guardre le guerre politiche come fossero una forma di circo, trovare quella nicchia dove queste tempeste non arrivano a disturbare la tua quiete.

D'altra parte voglio poter vivere in pace con la mia famiglia, fare le mie torte, cultivare il mio giardino ed essere quanto più indipendente di altri, economicamente, poi da punto di vista affettivo gli amici sono sempre benvenuti. E voglio poter leggere tutti i libri hce voglio. Vorrei non essere assediata dalle pubblicità, vorrei che nessuno sia minacciato perché ha criticato qualcuno.
Quando in questi desideri minimi vengono calpestati allora purtroppo devo fare politica anh'io, ma preferirei che ci lasciassero in pace e che nessuno voglia il nostro benessere o la nostra felicità ad ogni costo come l'ha fatto il communismo come lo fa il capitalismo.

domenica 3 febbraio 2013

Convegno sul Hillman

Sono appena tornata dal convegno dedicato a Hillman e Zoja, organizzato dalla Facoltà di politologia di Milano. E stato un buon convegno che mi ha stimolato molto sopratutto perché c'erano molte cose che io le penso diversamente. Forse come filosofo ho anche l'esigenza che chi parla di Jung (Hillmann è allunno di Jung) conosca le sue radici in filosofia, l'influenza che Schopenhauer ha avuto su di lui o che non semplificchi il pensiero di Plotino e Ficino, che Hillmann ha approffondito nel suo libro sull'Anima mundi. L'Anima mundi per lui diventa una forma dell'inconscio collettivo, l'inconscio del mondo, il posto dove l'anima è strettamente legata con l'altro e con il cosmos, aniz dove queste differenze svaniscono.
Pretendere profonde conoscenze filosofiche è probabilmente una pretessa assurda, qui c'erno politologi e sociologi.
Mariolina Graiosi l'organizzatrice del convegno infatti ha fatto del suo meglio perché tutto vada bene.
Ma non puoi farci nulla sono pocchi studiosi che capiscono l'ambivalena dell'essere, dell'essere umano e che non cercano soluzioni per mali, che non sempre ma a volte sono agranditi al ruolo di Male.
Un relatore molto vecchio parlava di Jung quasi scusandosi per l'attrazione di Jung e Hillmann per il politeismo, che la trovano più vicino alle forze interne dell'anima (che non è mai solamente l'anima-parola di Jung) ma il relatore voleva cattolicizzare, rabbonire l'immagine di Jung che, secondo lui non avrebbe potuto fare un errore simile. Che scemmenze, quando Hillmann appunto scrive di DEi, che sono diventatre malattie è vero ma che sono anche le forze inafferabili del destino, delle passioni. Una bella traduzione hanno fatto al suo libro che in italiano si chiama La vana fuga dagli dei. Dagli dei non si può fuggire, per questo la dea del destino Ananke non ha un'altare. Hillmann amava Roma. L'ho saputo dalla bella introduzione che Hillmann nelle sue visite invitava gli italiani a riscoprire i propri valori e le opere di Ficino, Plotino.
A me purtroppo, e forse anche a Jung che no ha mai visitato Roma (solo l'India, SudAmerica, Africa) sembra che i dei italiani sono ammutoliti, nel miglior caso sono trsformati in santi sotto il peso schiacciante della chiesa cattolica che io e anche Jung ammiriamo, ma noi (io e Jung) non siamo italiani.
(segue)

Medicina tibetana

Un amico, penso mi permette di chiamarlo cosi, conosciuto sull'anobii, dopo ceh ha letto il mio libro "L'esperiena religiosa ed esperienza psicotica in C.G.Jung mi ha raccomandato questo libro, sulla Medicina tibetana del corpo e della mente che permette approffondimenti del rapporto malattia mentale e risveglio o emmergena spirituale nel mondo della sagezza orientale antica, appunto quella tibetana.
Leggerò qui pubblicamente il libro di Terry Clufford dedicato alla Medicina tibetana, un libro fondata su una minuiosa ricerca sul campo.
L'incontro con la medicina tibetana è molto utile anche perché fa conoscere una visione del rapporto corpo-anima-cosmos. essere individuo, armonia e malattia molto diverso di quello Occidentale. Io amo tutto ciò che ci fa dubbitare delle nostre certezze e apre cosi nuove strade per l'interpretazione.

Il Buddha insegnò che la mente è alla base di tutti i fenomeni. La mente crea la materia e la mente crea la malattia e il benessere.. E qui si trova l'assunto psicosomatico fondamentale della medicina buddhista.

Mi convinceva di più la visione junghiana fondata nella medicina romnantica che lo spirito crea la mnente e la mente crea la coscienza e l'inconscio personale. Poi vediamo più in là ceh ci sono anche malattie karmiche che non dipendono dalla mente ma dallo spirito, quello ceh crea la mente individuale (queste sono concetti presi da Jung non ancora da Clifford, volevo solo puntualizare ch la responsabilità della malattia non è sempre una Colpa da cercare in qualche errore , disarmonia della nostra vita, non mi piacerebbe neanche cosi, non basta che uno è malato bisogna anche colpevilizarlo... è la critica occidentale alla idee di karma, colpe innate delle vitye passate.
Non sapevo che Buddha fosse morto da una malattia intestinale, mi delude troppo, un fondatore delle religioni non cosi dovrebbe morire.
Ma vediamo la medicina buddhistica, tibetana.

domenica 20 gennaio 2013

il fiore di loto o il mondo cipolla


ci si risveglia ogni tanto ogni 7-10 anni forse che tutte le certezze tue erano solo inganni ben colorati. Sono nata in un epoca d'oro dove tutto era l'apice dello sviluppo, sicurezza, civiltà.
a 16 anni dopo che ho letto il nerone di kosztolanyi ho capito che tutto era un inganno. ho capito che di chernobill si poteva parlare poco, ma neanche dei incidenti stradali o canali di scolo manomessi dove si moriva. alcuni colleghi ascoltavano europa libera, e avevo paura, terrore di non dire qualcosa che il sistema vietava.
poi venne la rivoluzione,
la libertà
un'altra illusione, altri sogni, luoghi communi per cui lottare, la dignità di veedere pubblicità e comprare cose colorate. l'ambalaggio più importante del contenuto. l'unione europea e il gender study. al dalf mi volevano obbligare di fare in francese l'elogio del femminismo.
Un nuovo risveglio dopo che sono arrivata in occidente e vedo come tutte le ideologie che entravano nel nostro paese, dopo la rivoluzione e che pensavamo fosse libertà sono solo nuovi inganni, ideologie.. Pensavi che ti sei svegliato ma ti sei svegliato solo in un'altro sogno, altro livello onirico, e per lungo tempo pensi che quell'inganno è la realtà. Come nel Matrix.
Oggi si vive sotto l'assedio di promesse pubblicitare e di altri inganni del mondo occidnetale che si pensano verità ultime ma che sono solo totalitarismi.

martedì 8 gennaio 2013

La vendetta dei animali


E se una mattina fredda ci svegliassimo circondati da tutti quei animali il cui habitat abbiamo distrutto o che abbiamo sterminato? Iddio ci ha dato la terra per proteggerela, anche i animali e le piante per dominarle ma per proteggerli. Sarebbe una giusta vendetta e non faranno differenza tra uomo donna, bambini, vecchi. Anhce noi siamo stati senza clemenza nei loro confronti.

mercoledì 26 dicembre 2012

Mahapurusha e la nascita senza padre fisico


Nelle mitologie ci sono tanti grandi personaggi che nascono senza il padre fisico. per esempio
mahavira, il fondatore del jainismo, concepito in una famiglia di brahmini il feto è stata messo nel ventre della madre, la principessa Trisala dal dio Indra. La madre ha avuto 14 sogni premonitori, il piccolo principe cominicia fare miracoli prima della nascita.
Cosi succede anhce con Buddha o con Gesu non per eliminare il padre fisico ma per dargli quello sovranaturale. Cosi come gli uomini hanno la paternità di alcune cose spirituali, perche fanno alla'more con la musa o con una donnapuramente spirituale. Cosi avviene il matrimonio trai mondi.

martedì 25 dicembre 2012

Filosofia della storia



Ventitre anni or sono, ero sicura di sapere cos'è il bene e il male. In quel dicembre qualche settimana prima della mia maggior età la paura, la disperazione e la speranza sono scesi sulla strada e mi hanno regalato la libertà. E non l'ho mai più persa. Io non. Forse altri che non l'avevano capito come me, a chi la paura per la libertà della parola non pesava quanto a me. Forse l'ha persa chi non l'ha mai avuta
Dicevo ceh allora sapevo che il male assoluto è il comumismo e il bene assoluto e la liberazione di essa. Non mi piace il communismo neanche oggi.
Perché alcuni sogni umani si trasformano in incubi.
perché ogni cosa si trasforma nel proprio opposto?

23 anni fa è caduto il regime communista nel mio paese ed ero molto felice, regalo di maggior età, la libertà. Allora credevo di sapere cos'è il bene e il male.
Sul corridoio della scuola 5 fotografie inquadrate in nero, ragazzi che hanno finito un anno prima di me il liceo. Forse ci siamo visti prima a qualche ballo della scuola.
Per la libertà, anch'io ero sulla strada, davanti al mio comune. Non ha sparato nessuno. Si sparava altrove.

venerdì 21 dicembre 2012

Nietzsche e la cultura ungherese

Pochi lo sanno che Nietsche era anche compositore. Ha scritto una Marcia ungherese, una canzone dedicata alla puszta, altra si chiama Dalla csarda, ha trasposto in musica versi di Petofi, e anche Cosima Wagner che lui stimava molto era ungherese, figlia di Liszt Ferenc. Lo stille delle composizioni di Nietzsche somiglia con quello di Liszt, di Chopin, dei romantici.