giovedì 8 novembre 2018

Dio, anima, musica

Dio è ciò che esiste e non può che esistere. 
Esiste Dio? Come chiedere se esiste l’esistenza, la volonta di essere di manifestarsi, di differenziarsi in tutti i modi possibili. Potrebbe non esistere l’esistenza? Sta nelle sue potenzialità? Ma se non esistese non sarebbe esistenza. 

Ma esistono anche cose che possono non esistere. Bisogna vedere. Non è detto, ci sono appunto le leggi imuabili, ci sono catastrofi che non possono non essere evitati, quelle che sono evitati quelle non ci sono, perché non sono avvenuti in esistenza. Può non esistere ciò che esiste? Potrebbe non esistere. Da punto di vista statistico si, in uno dei mondi possibili. Ma esiste, è avvenuto.

Gli esseri possono anche non esistere quando periscono e non si muovono più, infatti, quella si chiama la parte eterna che non puù degradarsi, il resto si trasforma, si trasforma grazie a quest’energia che crea nuove forme di manifestarsi dell’essere. Chiamaiamo esere anche la manifestazione pura, ma è manifestazione dell’essere. E il male? Il cancro, la malattia? Il male è la disobedienza alla legge divina, quando la cellula cancerosa si molteplica, altre volte confondiamo col male le manifestazioni della vita che vogliono manifestarsi in un corpo ferito o malato. Per fortuna la scienza ha fatto passi di gigante per farci capire che è lo strumento che si è disacordato ma la musica suonerebbe ancora. C’è musica senza stumento cosi come è ovvio che c’è strumento senza musica. La musica c’è prima o viene creata dallo strumento/voce? O lo strumento viene creato perché la musica suoni?
E come dire che le lacrime sono materia pura.
Dio potrebbe non essere onnipotente, per quello ci sono gli errori della natura, per quello sto esserino che parla sempre male di se stesso che ha la ragione e che serve per aiutare Dio a rimediare dove la cieca volonta della vita diventa distruttiva.

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