mercoledì 20 marzo 2013

Il paradosso amoroso-Pascal Bruckner

Un'analisi molto interessante delle ambiguità e paradossi nati con la liberazione sessuale (specialmente sessantottina)
E assurdo costruire una società sull’amore libero e in genere sull’amore. Molte delle epoche passate sapevano che l’amore è una pazzia che viene e va, che per mantenerla c’è bisogno di trasformarlo in una amicizia, rispetto, progetti communi, meno ecitanti ma pià durevoli e più controllabili.
Pascal Bruckner , filosofo e romanziere francese si occupa nelle sue opere dei paradossi creati nella nostra cultura dalla liberazione sessuale.
In questo senso ha scritto il saggio Sul nuovo disordine amoroso, il romanzo Luna di fiele, dall quale Roman Polanski ha fato un film.
Adesso è uscito in traduzione il suo libro Il paradosso amoroso.
Una società fondata sull’ideale dell’amore libero o sull’ideale dell’amore per il prossimo presenta lo stesso pericolo di essere totalitaria come una società fondata sul egoismo o perfino sull’odio.
Il movimento sessantottista presentava l’amore libero quasi come fosse un mezzo di salvezza, di redenzione, per accorgersi qualche decina d’anni dopo che questo è un ideale insostenibile, che perché propone una ricerca continua di stimoli, di piaceri di novità eccitanti che sfociano proprio nell’opposto del ciò che si cerca in amore, in una infedeltà come principio di vita, che non rende felice né chi viene lasciato né chi è in ricerca spasmodica del nuovo innamoramento. Invano provano incitare il sentimento di fascino erotico con la pornografia, perversioni, oltrepassando tutti i divieti sessuali, perché oggi tutto è ammesso, ma ci si rende conto che non porta alla felicità Perché la generazione della liberazione sessuale ha dimenticato che l’amore è sempre un burlone che non conosce leggi, è impossibile fondare una società su di lei. Cosi si spiega che le grandi promesse e fascino iniziale si trasforma in vendette e sofferenze difficili da integrare.
In nome della libertà d’amore si arriva alle situazioni paradossali quale impone sull’amore stesso divieti mai conosciuti in una società precendente, colpevilizzando quasi tutte le manifestazioni della passione e qualsiaisi insistenza amorosa o passionale, o perfino il doppio senso scherzoso come molestia sessuale, imponendo in modo assurdo un modo di “slancio sessualmente corretto” o un “regolamento dell’atto intimo”.
Nemmeno al livello sociale, le culture cristiane, o communiste costruite sul amore e compassione non hanno portato a nulla di buono, solo al terrorismo nel nome del’amore per il prossimo.

“il sentimento amoroso ci rende contemporanei con epoche lontane
“Dire a una persona Ti amo, equivale a dirle “Non morirai mai” (Gabriel Marcel)
@Lucia Teszler, 9-10-2012

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