venerdì 20 novembre 2015

Le religioni sono sistemi di guarigione per i mali della psiche

Perché ho trovato troppo spesso storpiata intenzionatamente questa citazione di Jung, e messa in una chiave molto sempliciotta e banale:

"Freud ha completamente trascurato il fatto che l'uomo non ha potuto ancora cavarsela da solo con le potenze degli Inferi, cioè dell'inconscio, e che ha dovuto sempre ricorrere all'aiuto spirituale fornitogli dalla sua religione particolare. La scoperta dell'inconscio comporta l'esplosione di un grande dolore spirituale, è come se una fiorente civiltà fosse abbandonata all'irrompere di orde barbariche o se la rottura delle dighe esponesse una fertile pianura alla furia di un torrente tumultuoso. La guerra mondiale fu una simile irruzione che, come null'altro potrebbe fare, mostra quanto sia sottile  il muro che divide un mondo ordinato dal caos eternamente in agguato.
Ma cosi avviene in ogni individuo: dietro il suo mondo razionalmente ordinato, una natura oltraggiata dalla ragione attende, assettata di vendetta, la caduta del muro divisorio, per traboccare, devastandola nella vita cosciente.. Fin dai tempi originari e più primitivi l'uomo è consapevole di questo pericolo, del pericolo che corre la psiche; e con le pratiche magico religiose si è protetto  da quella minaccia o ha guarito i mali psichici che lo hanno colpito. Perciò lo stregone è sempre anche sacerdote, guaritore del corpo e dell'anima, e LE RELIGIONI SONO GUARIGGIONI PER I MALI DELLA PSICHE. Questo vale in particolare per le due più grandi religioni dell'umanità, il cristianesimo e il buddhismo. L'uomo sofferente non trova mai aiuto nelle proprie elucubrazioni, ma soltanto nella verità sovrumana, rivelata, che lo solleva dalla sua dolorosa condizione" (Jung-Psicotrerapia e cura d'anima)

 

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