mercoledì 17 febbraio 2016

Il dono

Sono rimasta impressionata di quanta generosità c'è nell'animo umano che per lungo tempo nella nostra cultura è stata non solo messa a tacere ma anche considerata peccaminosa.
Ho scoperto che ci si può pensare che la gravidanza sia un dono, senza chiedere null'altro da chi dona di ciò che già da e che questo è una gioia per tutti e due, e perché no?
Purtroppo a parte che sono cresciuta con l'idea che la verginità è un valore assoluto  e la gravidanza una cosa non desiderata, purtroppo appena si sente che qualcuno potrebbe essere fertile il discorso ufficiale pensa di insegnarli la contraccezione.

Uffa quanto avrei più goduto in tutti i sensi della vita se avessi pensato che la gravidanza non può MAI essere una cosa indesiderata. Certo incontrare padri che si vantano di avere decine di figli in giro per il mondo mi avrebbe fatto bene nel momento opportuno. Purtroppo ho incontrato  nel momento sbagliato l'uomo che odiava da morte la sua ragazza che è rimasta incinta. L'ha mandata ad abortire ben due volte. Quella ragazza non è mai diventata normale. Lui l'ha fatta per paura per la sua casa. Ma dentro me la sua confessione ha messo terrore dagli uomini che ti vogliono ma ti vogliono sterile.  E non era l'unico, ne ho conosciuto poi anche altri che si vantavano con aria moralista e ipocrita che hanno pagato l'aborto per la sorella o fidanzata, rimasta incinta senza che si fosse sposata. Sembrava che la ragazza ha torto perché è rimasta incinta o perché ha fatto sesso o per ambedue motivi e loro avevano ragione. I scherzi che fanno vedere come un uomo sparisce quando sa che la donna è rimata incinta non hanno avuto effetto migliore su di me. Io non volevo un uomo cosi, e non volevo un uomo che mi voglia sterile, nemmeno per un po'. L'ho creduto per molto tempo che non si può fare un figlio senza un padre accanto a te nei primi anni della vita. Poi ho visto quel gruppo di uomini che, hanno anche loro ragione basta saperlo prima di fare un figlio, che vogliono stare accanto al neonato ogni giorno, alcuni hanno rubato il figlio dalla madre. Allora ho cominciato apprezzare sempre di più quei uomini indipendenti che fanno un figlio e poi spariscono se non completamente (ma anche quelli) ma vivono la loro vita. Non litigano con te sulle pappe da dare al bimbo, come far bagnetto al pupo come se fossero delle suocere acide non uomini che non si fidano del tuo istinto materno. Insomma questi neo mammi mi hanno fatto stimare più l'uomo indipendente, felice di spargere il suo seme in giro poi togliersi dai piedi.

Vero un bimbo avrebbe bisogno di un padre. Dopo i 5-7 anni di vita, ogni tanto per giocare assieme o ad incontrarsi con lui a 14 anni per dire questo è tuo padre. Sii un po come lui, cosi diventerò nonna. Le generazioni cresciuti nelle guerre o con padri marinai non incontravano molto più spesso il padre. Però diventavano perfino più maschili di questi di oggi. Poi per carità se un uomo o due vogliono crescere un pupo io sono ben contenta, alla fine mi fa tenerezza un uomo grande con un bimbo fra le braccia. Ma qui io sto sconfiggendo un mio pregiudizio radicato nella cultura dove sono cresciuta che dice che una donna che viene lasciata sola con un bambino è infelice, bisogna suicidarsi. Quando invece hai la gioia di un pupo e nessuno ti dice cosa che devi fare con lui e non devi nemmeno stirare camice per un marito.
Come è falso anche che tutti gli uomini ti evitano se hai già un bambino.
Guarda uno scrive: "Da molti anni mi manca la gioia di poter stringere, proteggere, vederli giocare e veder crescere un bambino/a. Se c'è una mamma, in cerca di un papà, per suo o i suoi figli, io ci sono" Si può dire che è uno fra milione, ma basta una sola persona per essere felici, e vi rendete felici uno l'altro. 
 

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